FRA CRISTOFORO E DON RODRIGO

PADRE CRISTOFORO E DON RODRIGO
Padre Cristoforo è venuto a conoscenza delle minacce di don Rodrigo e dopo
aver valutato varie ipotesi decide di affrontarlo nel suo stesso castello.
Accolto durante un banchetto riesce alla fine ad avere un colloquio in privato
con il signorotto, che inizia in maniera apparentemente amichevole e
diplomatica da entrambe le parti, ma che ben presto prende un tono aspro.
“- In che posso ubbidirla? – disse don Rodrigo, piantandosi in piedi nel mezzo
della sala. Il suono delle parole era tale; ma il modo con cui erano proferite,
voleva dir chiaramente: bada a chi sei davanti, pesa le parole, e sbrigati.”
Don Rodrigo non può accettare che un frate venga nella sua casa ad
insegnare come comportarsi da buon cristiano, timorato di Dio. In realtà è
superstizioso e quando fra Cristoforo per le staffe accusandolo apertamente
ed inizia una minacciosa profezia, “ho compassione di questa casa: la maledizione le sta sopra sospesa. E in quanto a voi sentite bene quel ch’io vi prometto. Verrà un giorno…’
Don Rodrigo afferra il braccio puntato verso di lui e con parole villane gli
intima di lasciare immediatamente il castello.
“Escimi di tra i piedi, villano temerario, poltrone incappucciato”

“Lucia è sicura da voi: ve lo dico io povero frate; e in quanto a voi, sentite bene quel ch’io vi prometto. Verrà un giorno… Don Rodrigo era allora rimasto tra la rabbia e la maraviglia, attonito, non trovando parole; ma, quando sentì intonare una predizione, s’aggiunse alla rabbia un lontano e misterioso spavento. Afferrò rapidamente per aria quella mano minacciosa, e, alzando la voce, per troncar quella dell’infausto profeta, gridò: – escimi di tra’ piedi, villano temerario, poltrone incappucciato.”

 

PROPRIETARIO: Daghero Aldo
INDIRIZZO: P.zza S. Antero
ILLUSTRAZIONE: Capitolo VI
FRASE: “escimi di tra i piedi, villano temerario, poltrone incappucciato”