LA MONACA DI MONZA

LA MONACA DI MONZA

 

Gertrude è l’infelice monaca di clausura del monastero di Monza dove Agnese e Lucia trovano rifugio, su suggerimento di Padre Cristoforo ed intercessione del Padre guardiano del convento.

Sono fuggite dal paese per essere protette dalle insidie di don Rodrigo.

Personaggio ispirato alla figura storica di Marianna de Leyva (1575/1650), figlia del conte di Monza, costretta a farsi monaca per non intaccare il patrimonio famigliare, come d’uso a quel tempo fra le famiglie aristocratiche.

Fin dalla nascita viene destinata alla clausura, a sei anni mandata in quel convento  dal quale non potrà più uscire, nonostante il disperato tentativo di non subire l’imposizione paterna.

Condurrà una vita poco monastica fino a quando verrà scoperta e condan- nata al totale isolamento dal Tribunale Ecclesiastico (1607)

Manzoni la descrive come una venticinquenne di una bellezza  sbattuta, sfiorita e scomposta” 

Quando Lucia arriva al convento, Gertrude sta vivendo una “ relazione delittuosa  e peccaminosa” con Egidio (Gian Paolo Osio) “ scellerato di professione” che la spingerà, su richiesta dell’Innominato, a far uscire la poverina dal convento per farla rapire.

 

THE MONACA OF MONZA

 

Gertrude is the unhappy cloistered nun of the monastery of Monza where Agnese and Lucia, to escape the snares of Don Rodrigo, find refuge, at the suggestion of Father Cristoforo.

 

  Character inspired by the historical figure of Marianna de Leyva (1575/1650), daughter of the Count of Monza, forced to become a nun in order not to affect the family heritage, as was customary at that time among aristocratic families.

 Manzoni describes her as a twenty-five-year-old “of a beaten, faded and broken beauty “.

When Lucia arrives at the convent, Gertrude is experiencing a “criminal and sinful relationship” with Egidio (Gian Paolo Osio) “criminal by profession” who will push her, at the request of the Unnamed, to let the poor girl out from the convent to have her kidnapped.

DIE  MONACA VON MONZA

 

Gertrude ist die unglückliche Nonne des Klosters von Monza, wo Agnese und Lucia auf Anregung von Fra Cristoforo Zuflucht finden, um den Fallen Don Rodrigos zu entkommen.

Charakter inspiriert von der historischen Figur von Marianna de Leyva (1575/1650), Tochter des Grafen von Monza, gezwungen, Nonne zu werden, um das Familienerbe nicht zu beeinträchtigen, wie es damals in aristokratischen Familien üblich war.

Manzoni beschreibt sie als eine Fünfundzwanzigjährige “von geschlagener, verwelkter und zersetzter Schönheit”. Als Lucia im Kloster ankommt, erlebt Gertrude eine „kriminelle und sündige Beziehung“ mit Egidio (Gian Paolo Osio), dem „Bösewicht von Beruf“, der sie auf Wunsch des Innominato dazu drängen wird, die arme rauszulassenaus dem Kloster, um sie entführen zu lassen.

La Nonne de Monza

 

Gertrude est la malheureuse religieuse (di clausura) du couvent de Monza  où Agnese et Lucia trouvent un abri pour échapper aux pièges de don Rodrigo grâce aux conseils de Fra Cristoforo.

C’est un personnage inspiré par la figure historique de Marianna de Leyra ( 1575 – 1650) fille du comte de Monza, qui fut obligée de devenir religieuse pour ne pas toucher au patrimoine familiale, comme c’était l’usage en ces temps-là parmi les familles de l’aristocratie.

Manzoni la décrit comme une jeune femme de vingt-cinq «  d’une beauté  abimée, fanée et décomposé. » 

Au moment où Lucia arrive au couvent, Gertrude a une « relation délictueuse et peccamineuse »  avec Egidio ( Gian Paolo Osio ) qui est un « scélérate de profession » et qui la poussera , sur demande de celui dont on ne prononce pas le nom, à faire sortir du couvent la malheureuse pour la faire kidnapper.


“Ma quella fronte si raggrinzava spesso, come per una contrazione dolorosa; e allora due sopraccigli neri si ravvicinavano, con un rapido movimento. Due occhi, neri neri anch’essi, si fissavano talora in viso alle persone, con un’investigazione superba; talora si chinavano in fretta, come per cercare un nascondiglio; in certi momenti, un attento osservatore avrebbe argomentato che chiedessero affetto, corrispondenza, pietà; altre volte avrebbe creduto coglierci la rivelazione istantanea d’un odio inveterato e compresso, un non so che di minaccioso e di feroce..”

 

PROPRIETARIO: Averame Claudia
INDIRIZZO: P.zza Sclopis
ILLUSTRAZIONE: Capitolo IX
FRASE: “Usciva sur una tempia una ciocchettina di neri capelli”