PADRE CRISTOFORO
“ Si chiamava Lodovico, era figlio di un ricco mercante ”
E’ uno dei frati cappuccini del convento di Pescarenico, confessore di Lucia, impegnato ad aiutare i due promessi contro i soprusi di don Rodrigo. Manzoni lo descrive come un uomo sulla sessantina, lunga barba bianca, un aspetto che reca i segni delle privazioni, ma conserva un portamento dignitoso e fiero, contrario ad ogni forma di violenza. Prima di farsi frate viveva in agiatezza, circondato di sgherri e bravi, pur non essendo aristocratico. Aveva ucciso un nobile, noto per la sua prepotenza, in un duello nato per futili motivi. In esso era morto anche un suo servitore di nome Cristoforo. Rifugiatosi in un convento per salvarsi decise di farsi frate, chiese perdono al fratello dell’ucciso e prese il nome del servitore per espiare la sua morte, da lui indirettamente provocata. Per aiutare i due giovani affronta don Rodrigo (senza successo), consiglia loro di lasciare il paese e raccomanda Lucia ad un confratello per farla accogliere nel convento della Monaca di Monza. Trasferito lontano per intervento di don Rodrigo, ritorna a Milano per accudire i malati al lazzaretto, dove morirà di peste.
Il padre Cristoforo da *** era un uomo più vicino ai sessanta che ai cinquant’anni. Il suo capo raso, salvo la piccola corona di capelli, che vi girava intorno, secondo il rito cappuccinesco, s’alzava di tempo in tempo, con un movimento che lasciava trasparire un non so che d’altero e d’inquieto; e subito s’abbassava, per riflessione d’umiltà. La barba bianca e lunga, che gli copriva le guance e il mento, faceva ancor più risaltare le forme rilevate della parte superiore del volto, alle quali un’astinenza, già da gran pezzo abituale, aveva assai più aggiunto di gravità che tolto d’espressione.”
INDIRIZZO: Via Umberto
ILLUSTRAZIONE: Capitolo IV
FRASE: “ Il suo nome di battesimo era Lodovico. Era figlio di un mercante.i”